Le radici piemontesi del Barbera DOC
La Barbera potrebbe derivare da antichi cognomi subalpini come Barbero o Barberio, associati al rispettato mestiere del barbiere, oppure potrebbe avere radici etimologiche legate ai villaggi “barbari” della zona. Originariamente considerato un vino da pasto senza pretese, oggi la Barbera si distingue per numerosi esempi di eccellenza vinicola, sfruttando la sua grande versatilità come punto di forza.
Scheda Tecnica
Colore rosso rubino. Esprime il carattere di questo vino, sicuro di sé e raffinato.
Gli abbinamenti sono pressoché infiniti. Si sposa perfettamente con piatti di carne, salumi
e formaggi e con tutti i piatti della tradizione italiana.
100% Barbera.
Il vigneto è collocato su una collina ricca di sole. Terreno medio, impasto con zone argillose.
Al naso si esprime con
il caratteristico profumo vinoso, sorprendono sentori di frutti rossi, su uno sfondo di sottobosco e terra.
Affinamento
Le uve selezionate vengono delicatamente lavorate per mantenere la loro integrità. Dopo pigiatura e fermentazione in acciaio a temperatura controllata (10-30 giorni), il vino affina per 6 mesi in acciaio e 2 mesi in bottiglia. Questo processo esalta i profumi della Barbera e ammorbidisce i tannini.
Per gustarlo al meglio,
lasciare “respirare” il vino almeno 15-30 minuti prima di servirlo.
Al palato corposo, con una buona viscosità e il tipico bouquet di questa varietà, asciutto e ben strutturato, di grande equilibrio ed eleganza. Il finale lungo
e persistente risulta fresco e fruttato.
Temperatura di degustazione, 14-16°C.
Calice apertura media.
ideale per i vini bianchi leggeri e di media struttura,
che non necessitano
di ossigenazione per aprirsi.